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Quelli di Gennaio
Immagini di Gennaio:
- Joy – Dicembre 2015 (Stati Uniti); Regista: David O. Russell; (2h 4m). “quando si ha un obiettivo ben preciso nessuno può fermarmi nel raggiungerlo…anche se può sembrare assurdo agli occhi degli altri, il sogno è comunque il tuo!”
- Room – Settembre 2015 ; Regista: Lenny Abrahamson; (1h 58m). “le care piccole cose, che spesso scordiamo di avere ci vengono ripresentate sotto una luce pura ed innocente”
- Solace – Aprile 2015; Regista: Afonso Poyart; 1h 41m. “è da prendere con le pinze chi gioca con il futuro”
- Little Sister – Gennaio 2016 (Tokyo); Regista: Hirokazu Kore-Eda; (2h 8min). “la sensazione di appartenere ad una grande famiglia”
- Father and Son – Settembre 2013 (Tokyo); Regista: Hirokazu Kore-eda; (2h 10m). “l’amore fra un padre ed un figlio deve essere costruito giorno dopo giorno e spesso non è facile aprirsi come si vorrebbe”
- The Little Prince – Gennaio 2016 (Francia); Regista: Mark Osborne; (1h 50m). “ricorda a tutti di vedere la vita con occhi più ingenui”
- Il giardino delle parole – Animazione – Maggio 2013 (Giappone); Regia: Makoto Shinkai; (46m). “la dolcezza di veder nascere un amore che nasce nei giorni di pioggia e che muore col sole”
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The Lobster – Ottobre 2015 (Regno Unito); Regista: Yorgos Lanthimos; (1h 58m). “nonostante possa sembrare fuori dal mondo per l’idea fantascientifica, sono i sentimenti primordiali a fuoriuscire dalla gabbia”.
Suoni di Gennaio (relax, think, recharge)
- Spirit Bird – Xavier Rudd; per rilassarsi.
- Abbi cura di te – Levante; per pensare.
- Love, sex and flashback – Fleur East; per caricarsi.
Prima pubblicazione
Mi first publication.

SuggeriMENTI di AGOSTO
Agosto, il mese della passione sotto un sole allegro e felice di essersi svegliato ed aver rischiarato le menti assopite di molti lavoratori.
Il mese di agosto è stato caratterizzato da uno SCANDAL dietro l’altro; ritmi rapidi incalzati da ragionamenti tanto improvvisati quanto azzeccati, la mente di donna Olivia (Pope) riesce sempre a metterti difronte alla realtà dei fatti. Crisis Manager per professione, amante segreta per devozione.
E se tra i corridoi della casa bianca si sussurrano segreti e si trovano soluzioni a questioni difficili, tra i vagoni dell’ORIENTE EXPRESS si consuma un ASSASSINIO efferato; grazie alla magistrale penna della Christies si riesce ad assaporare un vero e proprio giallo, che tiene i lettori in sospeso fino all’ultimo.
August, the month of passion under a sun cheerful and happy waking up and having lighted the slumbering minds of many workers.
The month of August was marked by a SCANDAL after another; rapid rhythms pressed by reasoning as improvised as well chosen, the mind of woman Olivia (Pope) is always able to put you in front of the facts. Crisis Manager by profession, secret lover to devotion.
if in the corridors of the White House will whisper secrets and solutions are difficult issues, meawhile in the cars of the Orient Express is consumed a heinous MURDER; thanks to the masterful pen of Christies are able to show us a true thriller novel, which keeps readers in suspense until the very end.

Recensione Unbroken
UNBROKEN
Non vi è mai accaduto di essere intrappolati nell’immagine, catalogata, che gli altri vi hanno attribuito? In questo caso voglio indicarvi un film che tratta proprio lo scardinamento di tale meccanismo.
Nel film “Unbroken” vengono assemblate tutte le vicende più clamorose e dolorose che hanno contrassegnato la vita di un uomo che molti di noi, soprattutto i giovani, non conoscono; La storia parla dell’italoamericano Louis Zamperini, atleta olimpico nella Berlino del ’36 a seguito bombardiere sul Pacifico durante la Seconda guerra mondiale ed infine a lungo prigioniero nei campi dei giapponesi.
In questo film si evidenzia come la figura di Luis venga per molti accostata all’atleta più che all’uomo, specie in contesti militari e di prigionia.
Molti hanno ritenuto il film troppo finto, troppo lento, troppo senza senso. In verità credo che sia troppo sottovalutato, soprattutto perché a realizzare questo film non è l’illustre regista che per decenni ha mangiato pane e bobina bensì il prodotto di questi, un’attrice. Angelina Jolie.
La Jolie ha già in passato trattato tematiche forti, come per il suo primo film “Nella terra del sangue e del miele” in cui si racconta la tipica storia di un amore (fra un serbo ed una mussulmana) nato sotto le bombe della guerra nella ex Jugoslavia del 1992. Risulta quindi una costante quella della Jolie di rappresentare film dalle tinte forti che mettano in scena le aberranti vicende di violenze ed oppressioni per mano del potere.
In Unbroken si rimane colpiti della brutalità di una guerra che per molti fattori ha logorato non solo chi ha subito ma anche i giustizieri stessi, questo lo si vede nella scena in cui il comandante giapponese si abbandona ad un pianto straziato perché sconfitto dalla fermezza del prigioniero Luis. Questo è solo uno dei tanti cambiamenti dei personaggi che inizialmente catalogati sotto una figura si rivelano in verità tutt’altro. La regista ha rimarcato spesso la semplicità di Luis soprattutto sottolineando, in maniera quasi esagerata, le origini e l’essere un’atleta acclamato; tutto questo porta ovviamente lo spettatore ha farsi un’idea ben solida di Luis e nel contempo ci si affeziona alla sua bontà e tenacia, la stessa che lo porterà ad aspettare la fine della guerra.
Pur non trattandosi di un film narrativamente complesso, anzi tutt’altro, la Jolie ha saputo dare il giusto spazio, sia all’evoluzione del personaggio all’interno dell’inferno che vive; sia all’idea della guerra che cresce nella coscienza delle persone che la vivono.
La scena che mi è piaciuta di più è l’evolversi della convivenza all’interno del gommone; momento che pone quesiti per lo spettatore che comodamente sulla poltrona spesso non apprende appieno lo sfibramento fisico realmente vissuto.
Concludendo questo è un film che consiglio a tutti coloro che hanno interesse a conoscere una straordinaria persona che realmente ha vissuto i difficili momenti della guerra, ma che in ognuno di essi è riuscito ad andare avanti e non mollare; ricordando la frase del fratello di Luis “se resisti puoi farcela”, spero che ognuno di voi (me incluso) possa decidere di resistere ed affrontare ogni situazione terribile, e non, per andare avanti e concludere il proprio giro di corsa per provare la sensazione di aver raggiunto il traguardo.
Paint or Movie?
Un fantastico progetto che fonde in maniera quasi irreale i favolosi dipinti di Hopper, un pittore americano che amo moltissimo; e la regia cinematografica Deutsch.
Un film sperimentale, un progetto di arte interdisciplinare, che corteggia il cinema.
Con Stephanie Cumming, Christoph Bach, Florentín Groll, Elfriede Irrall, Tom Hanslmaier.
Genere Drammatico, produzione Austria, 2013. Durata 92 minuti circa.